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Impasto della Tiella di Gaeta

La Tiella, specialità gastronomica tipica della mia città di nascita, Gaeta. Qui di seguito descrivo come viene fatto l’impasto della Tiella di Gaeta.

Dietro a questo nome c’è una lunga storia che parte dai tempi della dominazione Borbonica della città, si narra che alcuni di essi ne fossero estimatori.

Negli anni divenne un piatto unico che permetteva a contadini e soprattutto hai pescatori di avere un pasto completo che si conservasse anche per alcuni giorni.
Nel 2005 la tiella di Gaeta ha ottenuto il marchio Denominazione Comunale d’Origine De.Co.

Per dirla in breve, consiste nell’interporre tra due sfoglie di pasta simile alla pizza, chiusi lungo i bordi per compressione, un ripieno composto di prodotti di terra o di mare.

La cucina tradizionale prevede che venga cotta in forno, dentro speciali teglie circolari, e per tradizione va tagliata a spicchi e mangiata rigorosamente con le mani.

Di seguito vi propongo la mia versione.

Ingredienti

  • Impasto per n°1 teglia da forno da 26/28 cm
  • 450 g di farina

  • 12 g di lievito di birra fresco (4 g se disidratato)

  • 30 g di olio extravergine d’oliva

  • 250 g di acqua

  • 8 g di sale

Preparazione

La preparazione dell’impasto può essere fatta sia a mano che in un’impastatrice. Qui di seguito la preparazione fatta con l’impastatrice. Tutta la farina nell’impastatrice, unite il lievito fresco sbriciolandolo con le mani e metà dell’acqua. Iniziare ad impastare ad una velocità media. Unite il sale, ancora un pò di acqua per farlo sciogliere, l’olio ed infine poco per volta la restante acqua. Continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto. Ci vorranno circa 10 / 12 min.

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Lasciate a lievitare, coperto, in un luogo tiepido fino al raddoppio del suo volume. Ci vorranno circa 2h.

Consiglio

E’ possibile aumentare anche il tempo di lievitazione, trascorse le 2 h infatti possiamo lasciarlo ancora lievitare così da svilupparsi al meglio. Ad esempio, impastare la mattina e lasciarlo lievitare fino al pomeriggio. Quello che otterrete è un panetto soffice e ricco di bolle.

La tradizione vuole la tiella ripiena di polpi, scarola o scarola e baccalà, spinaci, zucchinecipolle, alici. Tante varianti che nel corso degli anni si sono aggiunte. In questo blog ve ne propongo alcune. Se cliccate sui nomi evidenziati qui sopra, vi racconto i vari procedimenti.